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LA FORESTA

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con Alice Conti e Fiorenzo Madonna

regia e drammaturgia Mario De Masi
scrittura scenica Alice Conti, Fiorenzo Madonna
aiuto regia Serena Lauro
disegno luci Alice Colla
foto di scena Ivana Fabbricino, Tommaso Vitiello
produzione Teatro della Caduta e Theatron Produzioni con la complicità de L’Asilo

Due ragazzi si allontanano insieme da una festa e si addentrano nella foresta alla ricerca della dose perfetta, della botta definitiva. La foresta – antitesi del “centro” dove la vita è scandita e si esaurisce nel lavoro – rispecchia il vuoto selvaggio di due esistenze intersecate dal caso. Cosa cercano? Fin dove possono spingersi oltre la solitudine impietosa della provincia, della loro stessa marginalità? Loro sono la Festa, disperata dipendenza dalla vita, dalla sostanza-amore puro, da un presente assoluto. Un lucido delirio di coscienza che parla di Dio, del disagio dello stare al mondo, di cosa dare alle fiamme, dell’importanza della qualità di ciò che ci trasfigura e ci porta all’estasi. Cercano risposte luminose in un buio informe, come chi si allontana dalla luce per vedere le stelle, ricercatori di una verità spietata sulla propria condizione di esseri umani. Mettono le mani nella terra, entrano nella vita e nel dolore fino a trascendere estatici verso una dimensione di pura coscienza o di puro abbandono.

NOTE DI REGIA

La foresta è il luogo del segreto. Un luogo oscuro dove tutto prende vita e dove tutto va a morire. È il luogo dei ricordi, un ricordo adolescenziale. La morte per overdose di due ragazzi che conoscevo, e che all’epoca avevano la mia età: 18 anni. anni. È passato molto tempo da allora, quasi la metà della mia vita. Quei due ragazzi hanno continuato a vivere nella mente, a dialogare.La morte delle possibilità di un futuro e di una possibilità. Sono rimasti fermi nel ricordo. Tutto intorno è cambiato ed è invecchiato ma loro, per assurdo, sono rimasti per sempre giovani. Abbracciati su un prato. Come li trovarono, abbracciati nel vano tentativo di massaggiarsi il cuore e trovare un po’ di calore nel freddo autunno di una foresta oscura. Una foresta serena, lontano dalla solitudine delle città. Un luogo sacro dove tutto può succedere e dove sono seppelliti i ricordi di gioventù e le speranze ad essi legate.

LE PROSSIME DATE:

Nessuna data disponibile al momento.

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