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Leopardi Shock

Lorena Senestro in Leopardi Shock
Lorena Senestro in scena
"Leopardi Shock"
Lorena Senestro - "Leopardi Shock"
Lo spettacolo "Leopardi Shock"

Un insolito viaggio nel pensiero di Giacomo Leopardi per bocca dei curiosi personaggi dei suoi dialoghi. Spietati nell’argomentare la propria morale, interpretati da Lorena Senestro, i protagonisti mettono in campo una crudeltà primordiale, quella della natura, come l’autore l’ha intesa. Dal battibeccare degli uni e degli altri prende forma un vero e proprio melodramma: la Morte e sua sorella, la Moda; il venditore di almanacchi, il diavolo Farfarello e il passeggere, sono i personaggi che popolano l’esistenza della ventenne Tristana - declinazione femminile del malinconico Tristano. Alla struttura inventata del melodramma fa da controcanto l’uso letterale di estratti delle opere più celebri dell’autore; la volontà è di mostrare l’efficacia del linguaggio, l’attualità dei temi del pensiero leopardiano

 

di e con Lorena Senestro

testi di Giacomo Leopardi
regia Massimo Betti Merlin e Marco Bianchini
ideazione luci Massimo Betti Merlin

 

I° Premio Festival Internazionale del Teatro di Calanchi (2011)

Presentato a Torino per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia su invito del Teatro Stabile di Torino, all'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo e alla Fiera Internazionale del Libro

LE PROSSIME DATE:

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“Tracima ironia il bel monologo di Lorena Senestro [...]. La fonte sono le Operette morali ma la tessitura dei personaggi è frutto dell’estro della giovane attrice, che recita le varie maschere con intensità, stupore e acume”.   

(Maura Sesia – La Repubblica Torino 20 marzo 2009)

 

“Lorena Senestro fa un uso letterale del dialogo Galantuomo e Mondo, per mostrare l’efficacia del linguaggio e l’attualità dei temi affrontati dal poeta. Grande presenza scenica, capacità di sdoppiarsi nei personaggi, uso efficacissimo della voce. Brava.” 

(Giudizio della Giuria Tecnica – Concorso La Parola e il Gesto)

Da lei, soltanto da lei, proviene l’intero arsenale leopardiano ch’è letto, divelto, tagliato; serbato, tenuto, pensato; riposto, appianato e cucito con una tecnica simile a quella che rende preziose le dita dei miniaturisti, dei facitori di mosaici, dei piccoli artigiani che intessono piccoli fregi su piccole stoffe: la tecnica simile, per dirla ancora, ch’è di Arcimboldo (...). Ne viene una figura ch’è pagliaccesca per un attimo, straordinaria per il resto del tempo. (...) Reso per interpretazione energica, mobile e sonora (fa trama stridula, sinistra e raccapricciante la gola; la gola fa tre e più voci; la gola fa gemito, frase scritta a diario, sussurro e gran urlo, pestilenza verbale e citazione di versi col tono in velluto) Leopardi Shock è una corrotta e fomentata ombromania, una disadorna e ricchissima allegoria metafisica che ora fiammeggia, ora rende con vitreo rigore, donne ed uomini, guardiani e pellegrini, banditori e amanti ostentando – per fastelli dimostrativi e verbali – il viaggio compiuto da un’anima verso la conoscenza, la consapevolezza, il dispiacere.
Astrazione personificata, corporea essenza d’attrice, merita applausi Lorena Senestro che rende l’orrore della terra rendendo l’orrore degli esseri umani: scarnita e diafana, si presta cangiante alla smania poetica.

(Alessandro Toppi, Arteatro.eu, 2012)

"Leopardi come non l'avete mai sentito" 

(Il Secolo XIX - 19 luglio 2014)

Articolo di Il Secolo XX su Leopardi Shock
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